Come dice un detto molto diffuso in Italia: “la pubblicità è l’anima del commercio”. Questa affermazione tende a sottolineare come la pubblicità svolga un ruolo di primo piano nella vendita e commercializzazione di qualsiasi tipo di prodotto: dai generi alimentari agli articoli di lusso, dai detersivi alle macchine, dagli orologi agli articoli per la casa.
Saper pubblicizzare efficacemente un prodotto è, dunque, il primo passo per incrementarne le vendite.
Proprio per il forte potere persuasivo che ha la pubblicità, soprattutto nei confronti delle fasce più sensibili come adolescenti, anziani e soggetti poco istruiti, le Autorità governative della maggior parte dei Paesi hanno deciso di stabile una serie di norme e procedure per regolamentare questo settore.
Normativa comunitaria sulla Pubblicità
Le regole per la composizione e messa in onda delle pubblicità variano molto da un Paese all’altro. In linea generale, i Paesi membri della UE rispondono alle direttive comunitarie che invitano alla massima tutela della popolazione, al fine di limitare gli effetti negativi dovuti alla pubblicità.
È per questo che molti Stati vietano o limitano la pubblicità su prodotti potenzialmente dannosi come alcolici, farmaci, sigarette e, perfino, su giochi e videogiochi a pagamento.
La situazione in Italia
Nel nostro Paese il decreto di riferimento è il numero 145/2007 che definisce la pubblicità come: “qualunque forma di messaggio che sia diffuso nell’esercizio di un’attività economica, allo scopo di promuovere la vendita o il trasferimento di beni mobili o immobili, oppure la prestazione di opere e servizi”. Come si può vedere si tratta di una definizione estremamente ampia. L’obiettivo del legislatore italiano è stato proprio quello di dar vita ad una normativa che potesse offrire le più ampie garanzie possibili, tutelando i cittadini soprattutto nei confronti della pubblicità così detta “ingannevole”.
L’autorità di riferimento che ha il compito di monitorare questo settore è L’AGCOM. L’obiettivo principale dell’AGCOM è quello di garantire la massima trasparenza e legalità in questo settore che è davvero uno dei più importanti della società moderna, giacché la pubblicità è in grado di condizionare, o quanto meno di influire su tutte le nostre scelte quotidiane.
Pubblicità e nuovi media
L’aspetto interessante è che la pubblicità è in continua evoluzione: ciò si deve da un lato alla nascita di nuovi prodotti e di nuove tecniche comunicative e, dall’altro, dall’evoluzione dei nuovi media.
Proprio per questo il difficile compito dell’AGCOM è quello di riuscire a stare sempre al passo con i tempi.
Uno degli aspetti normativi più importanti che si applica a qualsiasi sistema di comunicazione, inclusi i nuovi social network, è che la pubblicità deve essere sempre ben riconoscibile. Alla luce di ciò, l’AGCOM ha stabilito una serie di norme che si applicano anche agli influencer e ai nuovi blogger.