Molti studiosi, psicologi e psicoterapeuti hanno analizzato a lungo il modo in cui ci esprimiamo e colloquiamo con le altre persone. Come in ogni attività quotidiana o professionale, quando parliamo con altre persone, infatti, tendiamo a cercare l’approvazione dei nostri interlocutori.
Nella maggior parte dei casi si tratta di un atteggiamento e di una tendenza prevalentemente inconscia, che avviene in maniera del tutto istintiva: anche senza accorgercene, tendiamo a modificare il tono, il volume e l’inflessione della nostra voce soprattutto quando parliamo di tematiche delicate che non sono approvate o condivise da tutti i nostri interlocutori, come, ad esempio, il tema del gioco d’azzardo o delle scommesse.
Nel parlare di questi argomenti, infatti, possiamo provare un certo imbarazzo: ciò che temiamo è di essere giudicati dagli altri e per questo tendiamo a modificare il modo in cui ci esprimiamo, assumendo un atteggiamento spesso difensivo e “timido”.
L’importanza dell’approvazione sociale
Come abbiamo accennato in precedenza, i meccanismi che regolano la nostra capacità e modalità comunicativa dipendono molto dal nostro desiderio, coscio ed inconscio, di ricercare un riconoscimento, una stima e un’approvazione sociale.
Questo meccanismo psicologico è tipico dell’uomo, sin dall’era primordiale, ed è lo stesso che regola anche i gruppi animali: l’uomo, infatti, è per sua natura un “essere sociale” e sentirsi giudicato o escluso per i proprio gusti, per le proprie preferenze e per i propri interessi, può creare molta sofferenza.
È per questo motivo che quando affrontiamo temi che sappiano non essere condivisi dalle persone con cui stiamo colloquiando, tendiamo a “metterci sulla difensiva”, parlando a voce più bassa e con un andamento più incerto.
Anche la postura cambia, diventando spesso più chiusa. Gli studi di prossemica analizzano proprio il nostro “linguaggio corporeo” in base alle diverse situazioni della vita: quando siamo insicuri, ad esempio, tendiamo a stringere le spalle e a chinare lo sguardo per evitare il contatto con gli occhi del nostro interlocutore.
Il tono della voce e la sicurezza nel parlare
Hai mai fatto caso a come il volume e il tono della tua voce si modifichi in base al tema che stai trattando e alle persone con cui ne stai discutendo?
Parlare di uno stesso argomento con genitori, amici, parenti o colleghi di lavoro ci porta inevitabilmente ad adattare e a modificare il nostro modo di parlare. Ciò è ancora più evidente quando si affrontano tematiche delicate rispetto alle quali non tutti sono d’accordo.
Come dicevamo all’inizio, il tema del gioco d’azzardo e delle scommesse è uno di quelli in cui appare più evidente il cambio nella nostra modalità comunicativa.
Altri argomenti delicati sono le inclinazioni sessuali, gli alcolici, le droghe e, perfino, le proprie opinioni politiche, sociali o religiose.
In linea generale, quando si è “una voce fuori dal coro”, si teme sempre di essere giudicati e di venire esclusi dal gruppo: per questo anche la voce perde la sicurezza che invece si può avere quando si parla di altri temi meno personali come il tempo, lo sport, il cibo, il lavoro, la scuola e così via.